Quando si produce reale apprendimento in aula?

di Antonio Beatrice

Dinamiche di aula e generazione di valore – Ciascuno di noi è naturalmente orientato a migliorarsi e ad acquisire nuove conoscenze. Anche Maslow definisce il desiderio di conoscenza come un bisogno “necessario” dell’individuo alla base delle nostre dinamiche evolutive. Le scoperte che facciamo e le curiosità che riusciamo a soddisfare, producono in noi un piacere profondo e persistente. La natura ci guida in questo modo verso il miglioramento personale e la conservazione della specie.

C’è uno stato mentale nel quale ti ritrovi quando acquisisci nuove conoscenze, quando processi o riprocessi informazioni e le colleghi ad esperienze vissute, quando le rileggi mentre ti confronti con altri che hanno vissuto dinamiche simili. Percepisci la forza che questa dinamica genera, avverti la costruzione mentre crescono autostima e fiducia in te stesso e nel gruppo, attivi un meccanismo di “generazione” che prende spunti dall’ambiente e dalla discussione e che nell’ambiente e nella discussione evolve in propositi e in piani di azione. E’ un momento in cui scopri nuove chiavi di lettura, ti accorgi che stai lavorando con un team che, opportunamente seguito, sta elaborando un metodo, un approccio.

L’ idea si trasforma in programma mediante la costruzione comune, ciascuno aggiunge ciò che sente sia utile: il suo contributo. Talvolta è una conferma di quanto già emerso, in altri casi è un nuovo spunto di riflessione da cui si dirama e prende forma un altro processo. Rileggi una serie di dinamiche da una prospettiva diversa, distaccato, con più competenze, con un metodo nuovo, con un analisi strutturata e con l’avallo del confronto con altre persone che quotidianamente vivono esperienze simili in comparti differenti. A volte le altre persone ti fanno semplicemente da specchio. Il solo fatto di voler esprimere un concetto ti costringe ad organizzare una rappresentazione ordinata. L’atto del raccontare diventa un momento di sistematizzazione e di riorganizzazione dei contenuti e, mentre racconti, emergono dettagli e particolari a livello di consapevolezza conscia che aggiungono, in primis, valore a tuo stesso beneficio. Altre volte, scopri che esperienze simili di altre persone si sovrappongono per dinamiche e principi, confermando la tua intuizione e permettendoti di intercettare anche sfumature differenti. Altre volte, ancora, il team aggiunge contenuti da un angolo visuale differente e tu acquisisci un ulteriore dettaglio che completa il quadro di insieme e ti rafforza nel metodo e nella convinzione. Uno dei principali obiettivi del docente è produrre in aula uno stato mentale creativo e predisposto alla generazione, uno stato che possiamo definire “di grazia”.  Queste dinamiche si attivano favorendo un discussione costruttiva, introducendo contenuti in modo appropriato, stimolando l’approfondimento, citando esempi e casi concreti, prolungando le intuizioni positive e guidando il processo di analisi e di sistematizzazione di quanto emerso.

In questo modo si vede crescere l’entusiasmo, la partecipazione, la voglia di raccontarsi e di ascoltare, la fiducia nel gruppo di lavoro. Si coglie la sorpresa della scoperta, il piacere che ne scaturisce, la crescita della consapevolezza di aver innalzato il proprio limite e di avere allo stesso tempo individuato un modo per sfidarlo nuovamente. Si osservano le persone tornare a casa con il pieno di energia, con una soddisfazione profonda, con la consapevolezza di sapere quello che è utile fare e in che modo, con una precisa direzione, con il percorso ben chiaro. Il ritorno all’ordinario, quando il mettere in pratica si confronta con le dinamiche quotidiane è il banco di prova più importante e si assiste al momento in cui la generazione di valore trova la massima espressione. Le attività, le metodologie, le tecniche utilizzate, gli approcci si combinano e si consolidano reciprocamente ed emergeranno sul piano operativo in maniera spesso inaspettata, con tempi che a volte non sono immediati. Allora ti accorgi che una metodologia, punto di arrivo di un processo, diviene automaticamente punto di partenza per un nuovo progetto che metterà a frutto competenze ed esperienze attivando dinamiche di sviluppo esponenziali.

Formazione e scenari competitivi  – In questo momento storico la velocità con cui registriamo modificazioni significative nelle dinamiche economiche è sempre più elevata. L’innovazione tecnologica e i sistemi di intelligenza reticolare contribuiscono a produrre un sistema di accelerazione esponenziale dei cambiamenti sostanziali della qualità della vita, delle abitudini e dei consumi delle persone. Il trasferimento di insediamenti produttivi è uno degli esempi più evidenti ma, in realtà, le accelerazioni più decise sono quelle dovute a servizi o prodotti sostitutivi, a nuovi sistemi distributivi e a innovazioni legislative conseguenza dei riassetti geoeconomici. Questo rende sempre più importante orientare la propria visione strategica, anticipare i cambiamenti, adeguare strutture e processi per acquisire, conservare e incrementare vantaggi competitivi. Oggi più di ieri, quindi, è fondamentale destinare risorse ed energie al consolidamento e allo sviluppo di competenze. La formazione così descritta diviene quindi un’ottima occasione  per osservare da una prospettiva distaccata il proprio quadro di insieme e per mettere in atto tutti i set up che i ritmi quotidiani spesso non consentono di effettuare.

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